giovedì 31 dicembre 2015
ODI RASSEGNATE.
le ombre che non vanno via
sono luci del tempo.
A volte lamenti nelle tenebre,
come il vento del non dimenticato.
A volte servono permessi
per non restare soli e fessi.
Pagine rivoltate
di quel vissuto e amato.
come il suono muto
e spesso andato.
Gli amici che vanno via
sono petali di un cuore.
Foglie di un albero
che si staccano pian-piano.
Non si posano accanto,
vanno via con il vento
docile del tempo.
Resta l'alito delle stagioni
e l'eco di tante nostre prigioni.
Gli amici che vanno via
non li vedo,
ma li sento accanto.
mercoledì 23 dicembre 2015
Perché?
Perché le cose sfuggono?
Perché le stagioni concedono?
e poi a caso ... tolgono.
Perché raccontare il dolore?
Quando poi tutto va.
Quando è l'ultimo....tutto passa.
lunedì 14 dicembre 2015
LE CAMPANE SUONERANNO ANCORA.
Natale senza renne e neve bianca.
I fuochi d'artificio, l'uomo inerme
li ha subiti tutto l'anno.
Natale piange la mancanza di umanità.
Come il vento caldo di un deserto
che si ostina ad essere viltà.
L'occidente è un serpente
e l'oriente è la sua testa.
E' questione di mentalità.
Chi si esalta è fuori tempo.
Chi si fa saltare
era già assente per metà.
Natale senza penne e bianca neve.
Natale urla
si sente un pò dimenticato.
Natale geme,
si aspetta la bontà
o almeno un pò di pietà.
mercoledì 9 dicembre 2015
ORA e per SEMPRE.
Ritornando al passato...al mio passato,
ho rivisto l'uomo...il ragazzo...le passioni...i sogni,
la voglia di arrivarci. Le sue sconfitte di allora.
Le sue mete mai raggiunte. Il suo amore...di un tempo.
Come allora...ora e per sempre.
Il suo cuore nutre per sempre.
Il suo cuore a tratti intrappolato.
Mai vinto, quasi annientato, mai fermato.
Tra alberi di gioie che crollano fragorosamente,
macerie di sentimenti, immerse nelle acque grigie
di ciò che a tutti accade.
L'ambiguità di certi momenti.
Le conquiste di ogni attimo.
Subito dopo...la certezza di essere contento.
Allora...ora e per sempre.
ho rivisto l'uomo...il ragazzo...le passioni...i sogni,
la voglia di arrivarci. Le sue sconfitte di allora.
Le sue mete mai raggiunte. Il suo amore...di un tempo.
Come allora...ora e per sempre.
Il suo cuore nutre per sempre.
Il suo cuore a tratti intrappolato.
Mai vinto, quasi annientato, mai fermato.
Tra alberi di gioie che crollano fragorosamente,
macerie di sentimenti, immerse nelle acque grigie
di ciò che a tutti accade.
L'ambiguità di certi momenti.
Le conquiste di ogni attimo.
Subito dopo...la certezza di essere contento.
Allora...ora e per sempre.
domenica 6 dicembre 2015
UN VENTO FIERO.
Adagiati sulle nuvole dei pensieri persi.
Forse riusciranno a dimenticarsi
dei frammenti sparsi della parola fine
e fondersi perdutamente ai propri vizi arsi.
Forse si lasceranno per aver urlato al vento
basta ad essere diversi.
Forse dimenticheranno di essere vissuti perplessi,
mentre quegli uragani spingono,
sconvolti da quei forse che ronzano come pazzi.
Forse si pentiranno delle rassegnazioni
e di quei brividi stesi tra le pagine di quei libri bianchi
e illudersi ancora di sentirsi stretti ai fianchi.
VERSI UN PO PERSI.
Collane di perle,
illuse al sole
a suon di sberle.
Lettere sospese,
da oltre un mese.
Incise di versi
di continui spasmi
e aliti persi
nelle notti di luna
d'insonnia velata
da sagome di fantasmi.
Se batte e si è soli,
lo avverti, sei solo.
Se batte e poi tace,
lo avverti, non sei solo.
In compagnia del buio,
paura e silenzio
non si è mai da soli.
illuse al sole
a suon di sberle.
Lettere sospese,
da oltre un mese.
Incise di versi
di continui spasmi
e aliti persi
nelle notti di luna
d'insonnia velata
da sagome di fantasmi.
Se batte e si è soli,
lo avverti, sei solo.
Se batte e poi tace,
lo avverti, non sei solo.
In compagnia del buio,
paura e silenzio
non si è mai da soli.
martedì 1 dicembre 2015
LETTERA a un ADDIO.

domenica 29 novembre 2015
DETERMINAZIONI.
Sono tronchi dalle radici forti.
Le motivazioni
che non hanno venti lievi.
Sono turbini di pensieri
che non rinnegano il ieri.
Sono fieri e determinati
sin da quando sono nati.
Intervengono le situazioni
e ogni tanto l'emozioni
per far sì che le foglie
e i rami diventino azioni.
Poi quando arrivano i fiori
come sempre
è colpa degli amori.
venerdì 27 novembre 2015
FAR PACE CON IL CUORE.
Far pace con il cuore | Amore ![]() | |
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L'INQUIETUDINE.

Solo lei sa cosa sono le mani sulla pelle
lungo i declivi dei suoi fianchi.
le restituirà l'inquietudine,
quella di non dover mai più essere da sola
e quel suo modo di fare
non sarà più un ostacolo
verso il dover mentire:
"Posso fare a meno dell'eccitazione sfrenata."
Ora so che posso lasciarmi andare.
Dove non arrivano le dita si aiuteranno i pensieri
vibrati dai battiti del cuore
con le parole e i respiri sospesi da nuvolette
che sanno seguire le trazioni
e i versi che non saranno mai malinconici
sanno anche inseguire e qualche volta
sanno anche aspettare.
Chissà se tornerà l'inquietudine?
Quella che non sa dove andare.
Solo lei sa cosa sono le mani sulla pelle
lungo i declivi dei suoi fianchi.
le restituirà l'inquietudine,
quella di non dover mai più essere da sola
e quel suo modo di fare
non sarà più un ostacolo
verso il dover mentire:
"Posso fare a meno dell'eccitazione sfrenata."
Ora so che posso lasciarmi andare.
Dove non arrivano le dita si aiuteranno i pensieri
vibrati dai battiti del cuore
con le parole e i respiri sospesi da nuvolette
che sanno seguire le trazioni
e i versi che non saranno mai malinconici
sanno anche inseguire e qualche volta
sanno anche aspettare.
Chissà se tornerà l'inquietudine?
Quella che non sa dove andare.
giovedì 26 novembre 2015
MI DICE.
Vedo il dilatar di occhi su un viso color terra,
ma tranquilli, di uno che invano cerca
di lavarmi i vetri dell'auto.
Frammenti di speranze a spasso nel tempo.
Mentre io son fermo...aspetto, impaziente.
Ogni tanto un lamento del ritardo del verde.
Non penso a chi, come l'altro, ogni tanto si perde.
Inseguo il domani, mentre lui mi tocca le mani.
Mi dice: " Non sono infelice "
Vorrei soltanto un pò del tuo pane.
Sospiro, mi giro, un pò ne risento.
Mi dico: " Ho pianto per niente ".
Ho tanto, ma sono infelice.
Ora capisco, non serve essere ricco,
se poi dopo un pò come tanti rotolo a picco.
mercoledì 25 novembre 2015
VENTO DI GUERRA.... di Posa Costantino
Stanco di andare avanti a gattoni, mi sono alzato in piedi e spinto dagli ideali mi sono detto:
"Ora sono un uomo". Un uomo che ha imparato, ha capito cosa conta veramente.
I confini? sono solo quelli della mente e spinto dalla grande voglia di essere più , mi sono scelto gli orizzonti.
La strada per raggiungerli? Ho preso un po di qua e un po di la'. Tanto all'altro non serve tanto.
A me basta avere il mare, il cielo, il cibo buono e tanta energia.
Mi sono scelto una vita un po più in alto. Ho lasciato agli altri i barconi che dopo un po vanno in fondo al mare.
L'inflazione, l'erosione, recessione, la Caritas, oltre ai tanti gradini delle chiese e i cancelli dei mega market.
Li e' più facile che qualche spicciolo cadi giù.
Non ho desiderato la donna d'altri, l'ho presa per il contento.
Tante volte ho idealizzato tanta pace, ma nel scegliere se dividere ho preferito trattenere il meglio e condividere solo quando e' necessario quel che resta.
Ho sempre dato importanza alla solidarietà, seguendo i media di facciata. Per me soltanto i soldi e ogni tanto un po di eta'.
Per aumentare il verde giardino della mia vita ho dovuto fare una scelta non tanto dolorosa per me che ho già un'esistenza direi rosa.
Mi e' bastato rinnovare il parco macchine. Ho utilizzato qualche cingolato, che se pur rumorosi sanno andare solo avanti. Senza prendere autostrade. Senza pagare pedaggi.
Ho scelto la via più breve. Quella che porta sempre dritto, senza ostacoli.
Forse mi chiederete dei missili. Solo perché sono più veloci e non temono il maltempo.
Ritengo che se pur imprecisi e scorretti, sono quelli che ottengono sempre più veri effetti.
Non chiedetemi se sono contento delle mie scelte.
Ho calcolato bene il tempo. Mi sono accorto che passa in fretta ed io non me la sento di aspettare. Ho fatto tutto in fretta, tanto finché l'altro se ne accorge e decide cosa fare, io sono gjà in avanti e comunque sia posso sempre dettare condizioni.
Gli altri lo sanno bene da dove vengo e di che pasta sono fatto. Io anche se non si vede, sono un uomo dritto e sicuramente non più a gattoni.
Se guardo indietro agli antenati, vedo il vento che mi sostiene. In fondo se ne sono accorti tutti, sono figlio di P.......!!!!
NOVEMBRE INCERTO.
Quei passi di un tempo
che rimbombano nella mente
sono passi diversi
da tutto ciò che accade.
Non possiamo dimenticarli.
Sono detriti di un'estate
di un cuore che urlava:
"siamo al settimo cielo".
Mentre oggi
in un novembre incerto
ci sussurra ancora:
"mai più alla cieca".
Altrimenti ci resta un niente.
Sono quei pensieri al mattino
che si confondono con la brina.
Sono pensieri strani
di un'anima senza corpo
per un corpo senz'anima.
Sono nebbie silenziose
che ci lasciano vedere
come un cielo cambia.
Non più al settimo
come neve scende
come gli umori clini
e per una volta almeno
sa come trattare
un cuore ormai di pietra.
lunedì 23 novembre 2015
LIBERTA' PER TUTTI.

Quello che nel poter decidere camminava dritto, sempre avanti.
Quello che ha vissuto, sognato e combattuto.
Quello che ha parlato e ha scelto la sua strada.
Quello che dirà: " Non tornerò più in piedi ",
i miei costretti non vogliono:
Costretto al silenzio.
Costretto alla fuga.
Costretto a sopravvivere.
Costretto a prostituirmi.
Quello che mise nel cuore un sol pensiero: "Libertà".
Ora è tempo di cercare la cordialità di un tempo.
Quella che ad ogni bivio ti dice: "vai di qua o di là"
e se non ti piace, puoi cambiare.
L'uomo ripiegato su se stesso è lo stesso uomo di domani.
Quello che parlerà sempre di un domani.
Quello che lavorerà e potrà stringere le tue mani.
L'uomo ripiegato su se stesso
è lo stesso uomo di tanti momenti,
precipitato nel panico, mesto, rifugio dei perdenti
per vivere di un unico sol momento di tormenti.
venerdì 20 novembre 2015
FOGLIA ARIDA.
Scrivevo al vento
anche quando era inesistente.
Anche nei giorni senza vento.
Aspettando inutilmente
il cadere di una foglia arida.
Ferite mai rimarginate.
Fughe senza ritorni.
Si è acceso un buio
tra i raggi di luce immensa,
lasciando soltanto tracce
a chi tace
e per non dormire
pensa.
giovedì 19 novembre 2015
FERMARSI ALL'INFERNO.
Ho immaginato all'inferno
tre amici vestiti di nero.
Si coprono le spalle impauriti.
Non si aspettano nulla.
La paura di vivere e condividere
li ha portati lì.
A tratti sorridono,
cercano anche di dialogare tra loro.
Ma non hanno avuto il tempo.
Il solo ricordo
è uno scoppio lontano.
Si sentono appagati
senza mai capire
perché son nati.
Mentre gli incubi
arrivano di notte.
Non lasciano dormire
e senza giustificazioni
dicono:
" Perché l'hai fatto?"
Senza mai provare
il dolore con gli altri.
I confini del mondo
son fatti per viverci dentro
e i colori ... son tanti.
mercoledì 18 novembre 2015
martedì 17 novembre 2015
TRACCIATI VARIABILI.
la vita è fatta di magiche aurore.
Le senti dentro.
Sono i cilindri dell'umore.
Sono le braccia
che non ti hanno mai fatto sentire solo.
Sono le vie tracciate dal battito del cuore.

è il faro di ogni momento
e le sentenze che ti fanno sanguinare
sostituite dalle voglie immaginabili.
Come le spinte idilliache.
Le incornate a tradimento
fanno parte del lamento.
Se accettassimo il cambiamento
sposteremmo ogni stella.
Tanto poi al mattino
ci consola il risveglio
fatto di autentiche aurore.
lunedì 16 novembre 2015
FOLLEMENTE INUTILE.
No, non posso essere diverso.
Non voglio nascondere il mio viso.
Non voglio coprirmi di maschera.
Quello che ho fatto non mi ha reso felice.
Follemente mi ha reso tragicamente inutile.
mi ripeto: "Non potrò mai essere diverso".
Non potrò mai più essere il guardiano della mia vita.
L'ho resa finita.
Bastava non cercare l'opposto.
Bastava essere diverso dall'altro.
Bastava essere lo stesso.
Un uomo che cercava se stesso.
domenica 15 novembre 2015
TROPPO IN FRETTA...Costantino Posa
E' successo tutto troppo in fretta.
La mia casa un tempo era una dolce melodia.
La mia vita un giorno era una immensa gioia.
Il mio cuore un tempo era un battiti d'orchestra.
Poi, arrivò la notte in compagnia del silenzio.
Dopo arrivò la noia a cancellare ogni gioia.
Alla fine arrivò la morte, a placarne ogni istante.
La mia casa un tempo era una dolce melodia.
La mia vita un giorno era una immensa gioia.
Il mio cuore un tempo era un battiti d'orchestra.
Poi, arrivò la notte in compagnia del silenzio.
Dopo arrivò la noia a cancellare ogni gioia.
Alla fine arrivò la morte, a placarne ogni istante.
PROFESSIONE "k"
Professione “K “.
Se fosse stato addestrato
a parlare,
forse direbbe la verità
sulle sue mancate emozioni.
Se fosse stato abituato
ad amare,
forse non direbbe
sono di professione “K”.
Muoio, portandomi via
altri cinque, altri cento
altri mille.
Forse qualcuno di loro
direbbe:
Mi piacerebbe
somigliare a me stesso,
sono di professione “ K “.
Un uomo qualunque,
nasce, cresce,
vive di sensazioni,
stimoli, ripensamenti,
soddisfazioni, amori.
Un “ K “ di professione,
nasce allo stesso modo.
Muore lo stesso.
Ma non vive,
non ama.
Muore soltanto,
perché
è di professione “ K “.
sabato 14 novembre 2015
VERGOGNATEVI.
Ci sono uomini che si calpestano da soli. Indolenti per natura, sfuggono dall'essere veramente uomini. Ci sono uomini che uccidono. Certamente non è una novità: l'uomo ha sempre ucciso, ma le motivazioni sono sempre state tante. Alcune direi quasi giustificabili. Altre molto meno. L'uomo ha ucciso per sopravvivere, per mangiare, per difendere un territorio e ancor di più per difendere un ideale, una bandiera, la propria pelle, la propria fede. Tante volte l'uomo uccide senza un motivo e tante altre volte, convinto di aver ragione uccide per vigliaccheria. Sotto al cielo burrascoso del tempo che passa, l'uomo non ha mai smesso di uccidere, poi quando sta male, prega. L'uomo abituato ad essere possente, spesso diventa piccolo-piccolo e inevitabilmente si confonde con il niente. Ci sono uomini che quando fissano uno specchio, abbassano gli occhi, per non vedere il viso della vergogna.
DISPERDE IL FIATO.

Malizie che non restano a guardare,
si affidano alle stelle, che sanno sussurrare:
“Non si può essere amanti”
se come prede non ci lasciamo catturare.
Sui corpi scorrono aliti ubriachi che finiscono lì:
“Dove il sole non tramonta mai”
a vibrar le corde lungo il solco di una schiena
che non trattiene, lascia andare
come rugiade di sospiri
che modellano ogni movimento del corpo
e le pelli sempre più avide di spasmi
fino a soffocare ogni respiro.
Istigate da chi ti accoglie
e si lasciano andare.
Solo quando il silenzio non è più silenzio,
ma un urlo lacerante
che si eleva come una conquista:
Un trionfo per dei cuori messi a nudo
da continui sussulti.
venerdì 13 novembre 2015
LE VIE DEL TEMPO INFINITO...Costantino Posa
Ma non sono solo a senso unico,
qualche volta tornano e raccontano.
Parlano delle storie infinite
e di tanti amori stroncati.
Parlano dell'incapacità dell'uomo di essere,
in ogni tempo, uomo.
Parlano delle vergogne
che hanno cancellato persino le ombre dei mille carnefici.
Parlano dei treni e dei binari inghiottiti dai forni.
Parlano dei fili spinati e delle menzogne.
Parlano dei ricordi,
le urla che non smettono mai di urlare
e della speranza che tutto questo possa servire.
PARETI VERDI...Costantino Posa
La tua voce fissa sulla sabbia del mare
come una sirena che ogni tanto appare.
mi ostino a cercare il sole
per non dover cercare al buio
delle tante notti
l'unica luce di una stella
che sa soltanto apparire.
Quel desiderio di esserci
lascerà soltanto un ronzio flebile
del vento che ti ha portata via.
del vento che ti ha portata via.
Conoscerò la stanza dalle pareti verdi
e mi convincerò che a ciascuno è dato
e che ogni tanto a ciascuno è tolto.
giovedì 12 novembre 2015
AMORE e SDEGNO...Costantino Posa

Come è sfinita la sabbia di quei sogni senza freno.
Quella felicità rassegnata racconta di essere stata ingannata.
Potrei chiamarla sfiga purché mi faccia ritentare.
Non credo di aver bisogno di pentimenti o pacche sulle spalle.
Mi sento vile e forte come un uomo che ha vissuto.
Un uomo ricco di parole dettate dai battiti del cuore.
Un uomo che non ha bisogno di sostegno
perché ha già provato amore e sdegno.
E poi bastano i sentimenti, silenzi e sguardi al cielo
è da lì che è incominciato ed è lì che il cuore
si è da un pò incamminato.
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LE GIORNATE DEL MIO TEMPO.
Le giornate del mio tempo, non sono fatte soltanto di ore. Le giornate del mio tempo sono come tanti solchi di terra. Ogni linea, un suono. ...


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Sono le pareti di cemento armato che mi hanno fatto sentire meno amato e gli sguardi mai cercati, quelle note mai suonate, le parole ...
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Cercherò della mia vita di essere le pagini mancanti. Prenderò del tempo le note insignificanti e mi divertirò a spingerle pi...
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Le luci della notte come stelle. Come lo sono anche quelle che si spogliano di pudore alla ricerca di un amore. Le luci della notte ...
